Thomas Jones, nel 1776, così scrisse a proposito di questo luogo:
«non posso fare a meno di riconoscere le emozioni nuove e straordinarie che provai nell'attraversare per la prima volta queste terre bellissime e pittoresche. Era come se ogni scena mi fosse già apparsa in sogno. Sembra un paese incantato».
Una passeggiata alle Gole del Nera è proprio quello che ci vuole per staccare dai ritmi frenetici della città.
Se siete sportivi e amate il contatto con la natura, siete nel posto giusto. Alle Gole del Nera è possibile praticare trekking e running, passeggiare a cavallo, discendere il fiume Nera in canoa o fare delle escursioni in mountain bike.
Percorso attrezzato per pedoni e bikes
E proprio agli amanti del biking hanno pensato gli abitanti di Stifone. All’altezza del paesino, infatti, è stato installato un pannello con diversi attrezzi che possono rivelarsi preziosi in caso di necessità.
La costruzione della pista ciclo-pedonale e il recupero delle strutture originali, come gallerie e ponti, ha valorizzato un sito abbandonato da anni. Senza contare che l’utilizzo di un fondo bianco e le staccionate in legno non trattato, permettono all’opera di integrarsi perfettamente con il paesaggio.
Si possono visiare le Gole del Nera con dei bambini?
Le Gole del Nera sono particolarmente adatte ai bambini perché sono:
- lontane dal traffico automobilistico
- perlopiù pianeggianti e quindi facilmente accessibili sia a passeggini che a carrozzine per disabili.
Il tratto è soleggiato ma la conformazione delle Gole consente, in base all’orario della giornata, di approfittare di zone d’ombra. Tuttavia valgono sempre le norme di buon senso, evitate le ore più calde soprattutto durante la stagione estiva.
Il ponte di Augusto
Partendo dal punto più a nord, in prossimità di Narni Scalo, ci si imbatte immediatamente nei resti del Ponte di Augusto, l’imponente costruzione dedicata all’Imperatore romano che risale al I secolo a.C..
Nel corso dei secoli lo scenario del ponte ha ispirato schiere di artisti, sedotti da questo luogo di rara bellezza. Tra la fine del ‘700 e buona parte del secolo successivo, pittori inglesi, francesi e tedeschi visitarono questi antichi resti per immortalare sulle loro tele quell’incredibile magnificenza.
Plenaristi come il paesaggista francese Corot o l’inglese Turner che dipingevano all’aperto appunto “en plen air”, erano attratti non solo dal ponte di Augusto ma anche dai dintorni di Narni.
Sorgenti d'acqua e un borgo sospeso tra passato e presente
Il percorso prosegue nella galleria illuminata (e fornita di fotosensori) mentre in alto a destra, sulla montagna di Santa Croce, fa capolino l’Abbazia benedettina di San Cassiano. In questa zona sono presenti anche le grotte che in passato erano utilizzate dagli eremiti come rifugio.
Il tragitto costeggia diverse fonti naturali come la Sorgente di Santa Rosa, dell’Acqua del Fico, della Carestia e infine di Lecinetto. Tutte segnalate da appositi cartelli.
Dopo qualche chilometro si raggiunge Stifone, un piccolo paesino che oggi conta circa 40 abitanti.
Dal percorso principale si scende attraverso un sentiero (al momento piuttosto impervio per passeggini o carrozzine) fino al ponte che collega le gole al paese.
Il piccolo borgo, le cascate naturali, l’antico porto romano e le acque turchesi ricche di sali di rame, rendono questo tratto uno dei più suggestivi delle Gole del Nera.
Proprio a Stifone è stata costruita la prima centrale idroelettrica d’Italia per opera di Aldo Netti, oggi in parte sommersa. Nel luglio 2019 è stato annunciato il recupero della struttura: l’OfficinaIdroelettrica Comunale, insieme al Mulino Comune di Stifone, sarà riqualificata e verrà inserita nell’itinerario turistico delle Gole di Narnia.
La fredda e turchese piscina naturale della Mole di Narni
Il percorso termina e attraversata la statale, si giunge con una breve passeggiata alle Mole, ai piedi di Nera Montoro.
Lo scenario che ci si trova da ammirare è veramente incantevole: la piscina naturale color verde smeraldo e turchese, circondata da una rigogliosa vegetazione, dà l’idea di trovarsi in un luogo fantastico e immaginario.
Non a caso il “lago dalle acque argentee” del quale scrive Clive Stapies Lewis nei romanzi le “Cronache di Narnia” sarebbe stato ispirato a quello delle “Mole”, che l’autore ebbe modo di visitare durante il suo viaggio in Umbria.
Dalle terrazze in legno si possono ammirare le cristalline – e freddissime – acque del fiume.
Se la bellezza del luogo è indiscutibile, lo è anche anche la sensazione che regala l’acqua a chi non resiste di tuffarsi, sfidando la temperatura dell’acqua che anche in estate non supera i 15 gradi.
Attenzione però, perché nello splendido laghetto la balneazione non è sicura a causa di un pericolo di inondazioni causate dall’apertura delle paratie della diga della vicina centrale idroelettrica.
Guardare l’acqua e continuare a meravigliarsi dei suoi colori, appaga. Non ci si stanca mai di tanta perfezione. Ci si distende in questo piccolo paradiso terrestre, dove non conta più tutto quello che c’è fuori, conta appartenervi, esserci, sostare qui e stupirsi della natura che ci circonda.
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